Mozambico, l’esercito caccia i jihadisti da Mute

di Enrico Casale
A soldier with the Armed Forces for the Defense of Mozambique

Le forze di sicurezza del Mozambico hanno ucciso 37 terroristi e recuperato 21 armi da fuoco nella provincia di Cabo Delgado, a nord del Paese. Hanno anche distrutto tre veicoli, 10 motociclette e 17 imbarcazioni usate dai presunti jihadisti di al-Shabab.

«Se provano a entrare di nuovo qui, troveranno una risposta pronta, come quella che gli hai dato la settimana scorsa», ha detto il comandante generale della polizia del paese, Bernardino Rafael, al personale del settimo battaglione della sicurezza e della difesa che ha affrontato gli insorti.

La scorsa settimana, i miliziani jihadisti hanno tentato di occupare Mute, una città vicino al megaprogetto del gas naturale di Cabo Delgado. La reazione delle forze di sicurezza mozambicane è stata durissima.

Gli attacchi terroristici sono iniziati nell’ottobre 2017 contro le stazioni di polizia nel distretto di Mocimboa da Praia, per poi estendersi ad altri distretti nella parte settentrionale di Cabo Delgado, in particolare a Macomia, Palma e Nangade. La violenza ha colpito anche il processo elettorale, con il governo che ha imposto restrizioni alle campagne nel nord di Cabo Delgado. Una rivolta, quella della provincia di Cabo Delgado, nella quale sono state commesse gravi atrocità, compresa la decapitazione di civili.

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