Mocimboa da Praia sarebbe tornata sotto il controllo delle forze armate mozambicane dopo una dura battaglia con i miliziani di al-Shabab. Ad annunciarlo sono gli stessi alti comandi di Maputo. L’assalto all’importante porto del Nord del Paese è avvenuto all’inizio della settimana. I miliziani si sarebbero impadroniti della città dopo che i militari, sostenuti da mercenari sudafricani, si sarebbero ritirati per mancanza di munizioni. Dopo essere stati riforniti, i reparti di Maputo sono tornati all’attacco e avrebbero ripreso il controllo dell’abitato.
Che la situazione sul campo sia cambiata si intuisce anche dal fatto che il presidente Filipe Nyusi è in visita alla provincia di Cabo Delgado. Nyusi sarebbe arrivato in mattinata a Pemba, il capoluogo provinciale, che dista centinaia di chilometri dal cuore dell’insurrezione. Prima di partire per Pemba ha affermato che i «terroristi», che sono legati al gruppo dello Stato Islamico, non rappresentano una minaccia per le compagnie che che stanno estraendo gas nella regione.
Nonostante ciò, la ribellione si sta evolvendo rapidamente e le forze di sicurezza del Mozambico sembrano essere in difficoltà nel contenerla. I ribelli, che inizialmente avevano armi e mezzi di fortuna, sono ora ben armati e si spostano con fuoristrada. I militanti – conosciuti localmente come al-Shabab – si proclamano islamisti e stanno facendo molti adepti tra i giovani che vivono in una provincia poverissima, dove domina la disoccupazione, la corruzione e la violenza.