Venancio Mondlane, leader dell’opposizione mozambicana, ha esortato i suoi sostenitori a organizzare nuove proteste per contestare i risultati delle elezioni presidenziali del 9 ottobre, che ha definito “fraudolente”. Mondlane, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Bloomberg, ha invitato gli autotrasportatori a bloccare le rotte commerciali verso i porti di Beira e Maputo per tre giorni a partire da mercoledì. La chiusura dei principali corridoi commerciali potrebbe avere ripercussioni anche per i Paesi confinanti, come il Sudafrica, lo Zimbabwe, lo Zambia e la Repubblica Democratica del Congo, che dipendono da questi porti per l’esportazione di risorse strategiche, tra cui il ferrocromo e il rame.
Le proteste della scorsa settimana, già sostenute da Mondlane, avevano portato alla chiusura temporanea del confine tra Mozambico e Sudafrica e interrotto le attività nella capitale, Maputo, minacciando anche il progetto da 20 miliardi di dollari di TotalEnergies SE per l’esportazione di gas naturale. Secondo il Centro per la democrazia e i diritti umani, le manifestazioni hanno causato decine di vittime, con la polizia che ha risposto con gas lacrimogeni e munizioni vere. Mondlane ha anche chiesto che si tengano manifestazioni nelle capitali provinciali, incoraggiando i manifestanti alla pace e specificando che nessuno dovrebbe essere costretto a partecipare.
Nel frattempo, il partito al governo, che sostiene il candidato vincente Daniel Chapo, è stato dichiarato vincitore con quasi il 71% dei voti, ma osservatori internazionali hanno segnalato irregolarità nei conteggi. L’opposizione ha presentato un ricorso al Consiglio costituzionale, che non ha ancora proclamato i risultati definitivi.