Mozambico: Palma sotto assedio, popolazione in fuga

di Stefania Ragusa

Secondo le ultime notizie  molte altre piccole imbarcazioni piene di sfollati erano in rotta da ieri sera verso Pemba. La gente sta cercando di scappare con ogni mezzo dall’attacco terroristico che, da mercoledì, ha trasformato la città di Palma – 75mila abitanti e una distanza di appena due chilometri dal progetto per il gas gestito dal colosso energetico francese Total – in un inferno. Venerdi i jihadisti hanno preso il controllo della città.

Non ci sono certezze sul numero dei morti, ma si tratta almeno di “diverse dozzine di persone”, secondo quanto riportato dalle stesse autorità mozambicane.  «Sette sono state uccise in un’imboscata mentre le forze di sicurezza cercavano di evacuare quasi 200 persone rintanate nell’hotel Amarula», ha detto Omar Saranga, portavoce del ministero della Difesa, ieri nel corso di una conferenza stampa. «Terroristi sono entrati in nella capitale del distretto di Palma. Hanno scatenato azioni che sono culminate nell’assassinio codardo di dozzine di persone indifese e danni materiali alle infrastrutture governative».

Il gruppo Total ha sospeso le operazioni in Mozambico. Lo ha annunciato con un comunicato ripreso dai media francesi in cui si precisa che “non ci sono vittime tra il personale impiegato nel sito del progetto” ad Afungi, a dieci chilometri da Palma, ma che si è deciso di “ridurre il personale al minimo indispensabile”, preferendo sospendere il progetto.

Testimoni riferiscono di teste mozzate disseminate sulla spiaggia e di corpi di adulti e bambini abbandonati per le strade. Non si conosce né la sorte delle migliaia di profughi che costituivano parte della popolazione di Palma, né il numero delle vittime. Dall’inizio degli attacchi terroristici nel 2017, il conflitto ha causato più di 600.000  sfollati e  2.600 morti.

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