Mozambico, più di cento morti nelle proteste post-elettorali

di claudia
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Almeno 110 persone sono morte nelle manifestazioni post-elettorali in Mozambico dal 21 ottobre e l’attuale fase di proteste, iniziata il 4 dicembre, ha già causato 34 vittime, con 10 morti registrati a Gaza e Nampula, 5 a Sofala, 4 a Maputo e 3 a Cabo Delgado. La stima è contenuta in un rapporto pubblicato martedì dall’Ong Plataforma Eleitoral Decide.

La piattaforma ha segnalato almeno 149 arresti solo nella scorsa settimana, con il maggior numero di fermi a Manica (45) e Nampula (30). Dall’inizio delle proteste, 274 persone sono state colpite da colpi d’arma da fuoco e 3.450 sono state arrestate.

Le manifestazioni sono guidate dal candidato presidenziale Venancio Mondlane, che contesta i risultati delle elezioni generali del 9 ottobre. Secondo la Commissione Elettorale Nazionale, Mondlane ha ottenuto il 20,32% dei voti, contro il 70,67% di Daniel Chapo, sostenuto dal partito Frelimo, formazione al potere dal 1975. Mondlane non riconosce i risultati, ancora da convalidare dal Consiglio costituzionale.

Mondlane ha indetto una nuova settimana di proteste dal 4 all’11 dicembre, con blocchi del traffico dalle 8 alle 16. Ha invitato i cittadini a fermare i veicoli durante le ore stabilite e a cantare inni nazionali nelle strade. “Tutti i quartieri sono in piena attività”, ha dichiarato sui social media, promettendo dimostrazioni ininterrotte.

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