Credit Suisse ha raggiunto un accordo extragiudiziale con il Mozambico sullo scandalo da oltre 1,5 miliardi di dollari dei cosiddetti “tuna bond”. La notizia è stata confermata ieri da Ubs, la banca svizzera che nei mesi scorsi ha acquisito gli asset del Credit Suisse.
“Le parti si sono reciprocamente sollevate da qualsiasi responsabilità e pretesa relativa alle transazioni”, ha riferito Ubs. “Le parti sono liete di aver risolto questa controversia di lunga data derivante da eventi accaduti dieci anni fa.”
I termini dell’accordo non sono stati resi noti ma l’intesa è giunta il giorno prima dell’inizio di un processo civile di tre mesi a Londra.
Il caso delle obbligazioni riporta a tre accordi tra società statali del Mozambico e il costruttore navale Privinvest, finanziati in parte da prestiti e obbligazioni del Credit Suisse e sostenuti da garanzie governative non divulgate.
Il Mozambico voleva revocare una garanzia sovrana su un prestito che presumibilmente era stato ottenuto con la corruzione e ottenere un risarcimento per altri presunti illeciti.