Il presidente mozambicano Felipe Nyusi ha annunciato giovedì che la trattativa per il raggiungimento di un accordo di pace definitivo con la principale formazione d’opposizione Renamo (Resistenza nazionale del Mozambico) è ricominciata, dopo il cambio di leadership dovuto alla morte dello storico leader Afonso Dhlakama avvenuta lo scorso 3 maggio.
Dopo la morte di Dhlakama, con il quale Nyusi stava portando avanti intensi colloqui di pace da più di un anno, nel paese lusofono dell’Africa australe era nato un clima di forte incertezza, anche se pochi giorni dopo la Ranamo ha nominato Ossufo Momade come presidente ad interim del partito, il quale si era detto intenzionato a continuare le trattative.
Come riportato dal quotidiano mozambicano Opais, nelle prossime settimane verrà ripresa in mano la questione della riforma costituzionale che dovrebbe decentralizzare il potere dello Stato e poi si passerà alla smobilitazione e al reintegro delle milizie armate della Renamo all’interno delle forze militari regolari mozambicane.
Dopo la sanguinosa guerra civile in cui la Renamo combatteva contro il partito da sempre al potere, Fronte di Liberazione del Mozambico (Frelimo), e conclusa nel 1992 con gli accodi di pace di Roma, Dhlakama si era candidato più volte alla presidenza del Mozambico, ma senza successo e aveva contestato i risultati delle urne in varie occasioni, come dopo le ultime elezioni del 2014. Ciò aveva provocato momenti di tensione e violenze nel centro-nord del paese. Nel febbraio del 2017 Dhlakama aveva annunciato una tregua armata a tempo indeterminato per favorire il dialogo. La tregua è stata largamente rispettata, ma ad oggi le due parti non hanno firmato alcun accordo.
