Le famiglie colpite dal crollo di una discarica di Maputo, in Mozambico, da mesi non hanno più ricevuto il sostegno finanziario promesso loro dal governo. La discarica, che era nota per ospitare alcuni dei cittadini più poveri della capitale mozambicana, è crollata sei anni fa.
Almeno 17 persone sono rimaste uccise e molte altre, che avevano costruito accampamenti improvvisati in mezzo alla spazzatura, sono rimaste senza casa. In risposta al disastro, il governo aveva promesso 30.000 meticai mozambicani (470 dollari) a trimestre a ciascuna famiglia colpita.
Il ministro della Terra e dell’Ambiente, Ivete Maibaze, è intervenuta sul tema ieri, rispondendo alle denunce di un’associazione delle vittime, secondo cui negli ultimi cinque mesi 120 famiglie non hanno più ricevuto i pagamenti. Maibaze ha spiegato che il governo sta cercando di ottenere i finanziamenti: “Continueremo a pagare il sussidio per l’affitto delle case alle famiglie che non hanno ancora ricevuto la loro casa, fino a quando non saranno reinsediate”.
António Massingue, presidente dell’associazione delle vittime, ha affermato che le famiglie riceveranno i pagamenti non appena sarà approvato il bilancio di quest’anno, alla fine di marzo.
