di Céline Nadler
Il clima politico è incerto e teso in Mozambico dopo le elezioni presidenziali di mercoledì scorso. Il partito al potere, Frelimo, sembra essere in vantaggio, ma le accuse di frode elettorale, i risultati contestati e una bassa affluenza alle urne mettono in discussione la legittimità del processo elettorale.
Secondo i dati preliminari diffusi dalla Commissione Elettorale Nazionale (Cne), e ripresi dall’Agenzia di Informazione del Mozambico (Aim), Frelimo e il suo candidato presidenziale, Daniel Chapo, risultano in vantaggio con il 53,68% dei voti a Maputo, mentre Venâncio Mondlane, sostenuto dal partito Podemos, avrebbe ottenuto il 33,84%. Sempre nella capitale, altri candidati, come Ossufo Momade di Renamo e Lutero Simango del Movimento Democratico del Mozambico (Mdm), hanno raccolto percentuali più basse, rispettivamente il 9,62% e il 2,86%.
Nonostante questi risultati preliminari, Mondlane si è dichiarato vincitore delle presidenziali e ha annunciato la vittoria del suo partito Podemos alle elezioni legislative, nelle province di Sofala, Zambézia, Tete, Manica, Nampula, Cabo Delgado, Maputo e provincia di Maputo. Il conteggio parallelo eseguito da Podemos mostra che, in contrasto con i dati più diffusi, Daniel Chapo sarebbe in vantaggio solo in tre province: Inhambane, Niassa e Gaza. Mondlane ha inoltre denunciato irregolarità nel processo elettorale, come la mancata affissione degli avvisi di conteggio dei voti nei luoghi designati e il ritardo nelle operazioni di spoglio in alcuni seggi.
La Commissione Elettorale Nazionale ha risposto alle dichiarazioni di Mondlane con fermezza, affermando che nessun partito o candidato può proclamarsi vincitore fino a quando i risultati ufficiali non saranno annunciati dal Consiglio Costituzionale, dopo il completamento di tutte le fasi di conteggio. Il portavoce della Cne, Paulo Cuinica, ha ribadito che i risultati parziali, pubblicati dalle commissioni distrettuali e provinciali, devono seguire un iter ben preciso, con tempi definiti per ogni fase, e che le dichiarazioni premature di vittoria sono inopportune.
Del resto, la Cne è stata costretta a organizzare nuove operazioni di voto sabato, nelle aree in cui erano stati segnalati problemi logistici e oltre 13.000 elettori, suddivisi tra la provincia di Zambézia e il distretto elettorale europeo in Germania, sono dovuti tornare alle urne.
Per quanto riguarda le accuse di frode elettorale, gli osservatori dell’Unione Europea (Ue) hanno documentato episodi di riempimento delle urne in almeno sei province, mentre gli osservatori nazionali hanno rilevato irregolarità nel 10% dei seggi visitati nella provincia di Zambézia, già considerata una delle zone più problematiche del Paese. In diversi seggi elettorali, i presidenti dei seggi avrebbero distribuito schede elettorali aggiuntive a favore di Frelimo, mentre in alcuni casi, gli elettori avrebbero ricevuto fino a tre schede in più, con l’obbligo di compilarle a favore del partito al potere.
Tali episodi, uniti all’ingresso nelle cabine elettorali di elettori con valigette contenenti schede precompilate e telefoni cellulari per fotografare i voti in cambio di pagamenti, hanno aumentato la percezione di un processo elettorale manipolato. Gli osservatori hanno sottolineato come, rispetto alle precedenti elezioni, le irregolarità siano state molto più evidenti e difficili da nascondere.
Tuttavia, uno degli aspetti più preoccupanti di queste elezioni è stata la bassa affluenza alle urne, stimata intorno al 30%, a testimonianza da un lato, della crescente sfiducia nei confronti degli organi elettorali, accusati di manipolazione dei risultati – come dimostrato dalle elezioni municipali del 2023, in cui Frelimo era stato dichiarato vincitore nonostante le evidenze di frode -, e dall’altro, del malcontento nei confronti della leadership di Renamo, con Ossufo Momade considerato un leader debole e incapace di opporsi efficacemente a Frelimo.
Infatti, l’analisi politica suggerisce che queste elezioni potrebbero segnare l’inizio di un cambiamento significativo nello spettro politico del Mozambico. Con Podemos che si afferma come una nuova forza politica, sfidando apertamente il duopolio tra Frelimo e Renamo che ha dominato la scena politica mozambicana dagli anni ’90, e con la crescente disaffezione da parte dei giovani elettori nei confronti del partito attualmente al potere, il futuro del Paese potrebbe essere più frammentato rispetto al passato.