Alta tensione in Mozambico, uccisi avvocato e funzionario dell’opposizione

di Marco Trovato

Elvino Dias, avvocato e consigliere del candidato presidenziale mozambicano Venancio Mondlane (nella foto sotto), è stato ucciso a colpi di arma da fuoco insieme a Paulo Guambe, un alto funzionario del partito di opposizione PODEMOS, mentre si trovavano nella loro auto a Maputo. L’assassinio, avvenuto venerdì sera su una delle strade principali della capitale, è stato condotto da uomini armati che hanno inseguito e crivellato di proiettili il veicolo. La notizia ha scosso il Paese, già in attesa con apprensione dei risultati delle recenti elezioni, segnate da accuse di frode e repressione politica.

PODEMOS ha denunciato l’omicidio come un ulteriore segno della mancanza di giustizia e della crescente intimidazione nei confronti dell’opposizione. Il partito, nato per sfidare il dominio del Fronte per la Liberazione del Mozambico (Frelimo), che governa ininterrottamente da 49 anni, ha sostenuto la candidatura indipendente di Mondlane alle presidenziali del 9 ottobre. L’avvocato Dias, figura di spicco nella difesa dei diritti civili, era impegnato a preparare un ricorso al Consiglio costituzionale per contestare i risultati elettorali, tra cui sospetti brogli e irregolarità.

Venâncio Mondlane, principale leader dell’opposizione

Le tensioni sono particolarmente alte poiché i risultati preliminari indicano un netto vantaggio per il candidato del Frelimo, Daniel Chapo, che si avvia a succedere all’attuale presidente Filipe Nyusi, al termine dei suoi due mandati. Mondlane e i suoi sostenitori hanno accusato il governo di aver manipolato il processo elettorale per garantire la continuità del potere, e PODEMOS aveva già indetto uno sciopero nazionale per lunedì in segno di protesta contro i presunti brogli.

L’assassinio di Elvino Dias ha generato indignazione e timori di ulteriori violenze. Adriano Nuvunga, direttore del Centro per la democrazia e lo sviluppo, una ONG mozambicana per i diritti umani, ha definito l’uccisione un “assassinio politico” e ha chiesto un’indagine internazionale. Le autorità, tuttavia, non hanno ancora commentato l’accaduto.

La lunga storia di dominio del Frelimo è segnata da frequenti accuse di brogli elettorali, mosse in particolare dalla RENAMO, storico movimento politico antagonista, sebbene il partito abbia sempre respinto queste accuse. L’attuale clima di tensione si inserisce in un contesto di instabilità che minaccia la pace raggiunta faticosamente con l’accordo del 2019, che aveva posto fine a un conflitto civile intermittente durato decenni.

In un momento cruciale per il futuro democratico del Mozambico, l’omicidio di un avvocato di spicco come Dias rappresenta un colpo durissimo per chi spera in elezioni libere e giuste. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione gli sviluppi nel Paese, dove le divisioni politiche rischiano di trasformarsi in un’escalation di violenza che potrebbe mettere in pericolo la stabilità a lungo termine.

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