Namibia, chi è la neo presidente Netumbo Nandi-Ndaitwah

di claudia
Nandi-Ndaitwah

Netumbo Nandi-Ndaitwah è stata eletta Presidente della Namibia, la prima donna a ricoprire la carica più alta nel Paese. Leader del South West Africa People’s Organisation (Swapo), il partito al potere sin dall’indipendenza nel 1990, Nandi-Ndaitwah ha ottenuto il 57% dei voti nelle elezioni presidenziali, superando le aspettative e scongiurando un ballottaggio in una delle consultazioni elettorali più competitive della storia del Paese. La Swapo ha conquistato anche la maggioranza parlamentare, assicurandosi 51 dei 96 seggi all’Assemblea Nazionale. “Faremo ciò che vi abbiamo promesso durante le campagne. Grazie per la fiducia e il sostegno”, ha dichiarato Nandi-Ndaitwah nel suo discorso post-elettorale.

Netumbo Nandi-Ndaitwah, 72 anni, è nata il 29 ottobre 1952 a Ovamboland, in una famiglia con 13 figli. Fin da giovanissima si è impegnata nella lotta contro il dominio sudafricano e il sistema di apartheid che opprimeva la Namibia, allora conosciuta come Africa del Sud-Ovest. A soli 14 anni si unì alla Swapo e divenne leader della Youth League, gettando le basi per una brillante carriera politica.

Dopo aver frequentato istituti superiori nell’ex Unione Sovietica e nel Regno Unito, Nandi-Ndaitwah ha ricoperto diversi ruoli di spicco, tra cui ministra degli Affari Esteri, del Turismo, del Benessere dei Minori e dell’Informazione. Il suo impegno nella lotta per la libertà la portò anche all’arresto e all’esilio, durante il quale continuò a lavorare con la Swapo in Zambia e Tanzania.

La designazione di Nandi-Ndaitwah come candidata presidenziale della Swapo risale al marzo 2023, quando l’allora presidente Hage Geingob indicò il suo nome come successore. Dopo la morte di Geingob, ha assunto un ruolo di leadership cruciale come prima vicepresidente donna della Namibia.

Le elezioni del 2024, che hanno visto la partecipazione di 15 partiti politici, si sono rivelate una prova decisiva per la Swapo, ma Nandi-Ndaitwah è riuscita a mantenere la fiducia degli elettori. L’Independent Patriots for Change (Ipc), il principale partito di opposizione, ha rigettato i risultati delle elezioni presidenziali, definendoli frutto di “un deliberato tentativo di frustrare gli elettori”. Il leader del partito, Panduleni Itula, 67 anni, ha denunciato “moltissime irregolarità” durante il processo elettorale. 

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