Namibia, la birra del futuro si produce con le api africane

di claudia

La birra del futuro sarà prodotta utilizzando il lievito estratto dalle api africane? È un progetto, decisamente ambizioso, portato avanti in partnership dall’Università di Cardiff (in Galles) e dall’Università della Namibia, a Windhoek. Lo riportano i giornali namibiani.

Un gruppo di microbiologi britannici ha scoperto la presenza di il lievito di birra nel microbioma intestinale delle api assassine della Namibia e hanno deciso di provare ad utilizzarlo per produrre una nuova birra artigianale, la Killer Bee. Il team di ricercatori si è interessato all’ape mellifera africanizzata, conosciuta anche come “ape assassina”, durante una visita all’Università della Namibia per un progetto congiunto di sviluppo ambientale sostenibile. Gli esperti hanno isolato questo lievito dalle api morte per cause naturali e al ritorno a Cardiff hanno usato il lievito isolato, insieme a quello delle api gallesi, per creare diversi lotti di birra. Il team di ricercatori, guidato dal professor Les Baillie della Scuola di farmacia e scienze farmaceutiche dell’Università di Cardiff, ha denominato il progetto Pharmabees.

I ricercatori stanno ora cercando un produttore di birra con cui collaborare per portare la Killer Bee sul mercato, i cui proventi andranno a sostenere la ricerca sulle api in Galles: “La nostra Killer bee beer è un divertente progetto parallelo ai nostri studi più ampi su Pharmabees” ha detto alla Bbc Baillie. Il progetto Pharmabees, che ha visto la collocazione di numerose arnie attorno all’Università di Cardiff, sta esplorando come l’impollinazione di alcune piante potrebbe portare allo sviluppo di farmaci per trattare i superbatteri e la resistenza agli antibiotici. 

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