L’associazione ambientalista Greenpeace ha lanciato un appello per un’azione urgente dopo aver pubblicato un nuovo rapporto che mette in guardia su una crisi imminente dell’inquinamento atmosferico in Africa. Il rapporto, intitolato “Major Air Polluters in Africa Unmasked”, indica Egitto, Nigeria e Sudafrica come i Paesi più inquinati dell’Africa in termini di onere di malattia dovuto all’inquinamento atmosferico, con gravi conseguenze per la salute della popolazione africana e impatti aggravati sul cambiamento climatico.
Il rapporto, frutto di indagini sulle principali fonti umane di inquinamento atmosferico nel continente, si concentra su settori industriali ed economici importanti, inclusa l’industria dei combustibili fossili. Rivela che ogni anno in Africa, fino a 1,1 milioni di morti premature sono correlate all’inquinamento atmosferico.
L’Egitto, la Nigeria e il Sudafrica hanno mostrato consistentemente un alto onere di malattia, con la mortalità più elevata legata all’inquinamento atmosferico da combustibili fossili. Sei dei dieci maggiori hotspot di emissioni di NO2 al mondo sono stati identificati in Africa, tutti in Sudafrica. Inoltre, due dei maggiori hotspot globali di emissioni di SO2 sono in Sudafrica.
Il rapporto sottolinea che il rispetto delle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sull’inquinamento atmosferico potrebbe aumentare significativamente l’aspettativa di vita in alcuni Paesi africani.
Greenpeace invoca un’azione immediata da parte dei governi, soprattutto del Nord Africa, per adottare le raccomandazioni del rapporto, che includono l’installazione di monitor per la qualità dell’aria e l’accesso ai dati in tempo reale. Ciò permetterebbe alle comunità colpite di sollecitare i loro governi ad agire e lavorare collettivamente verso ambienti più puliti e sani.
Il rapporto conclude che investire in tecnologie pulite, in particolare nel settore energetico, e attuare politiche mirate alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, rappresenta una strategia vantaggiosa sia per il clima che per la salute pubblica.