di Andrea Spinelli Barrile
La Banca africana di sviluppo prevede che la crescita economica dell’Africa supererà quella del resto del mondo nel 2023-2024, con un prodotto interno lordo (Pil) reale in aumento di circa il 4% in media. Lo si apprende dal rapporto “Africa’s macroeconomic performance and prospects” presentato ad Abidjan.
Le cinque economie africane più performanti del periodo antecedente la pandemia di coronavirus dovrebbero crescere in media di oltre il 5,5% nel 2023-2024 e riconquistare il loro posto tra le dieci economie in più rapida crescita al mondo: questi paesi sono il Ruanda (7,9%), la Costa d’Avorio (7,1%), il Benin (6,4%), l’Etiopia (6,0%) e la Tanzania (5,6%). Altri paesi africani dovrebbero crescere oltre il 5,5% nel periodo 2023-24: si tratta di Repubblica democratica del Congo (6,8%), Gambia (6,4%), Libia (12,9%), Mozambico (6,5%), Niger (9,6%), Senegal (9,4%) e Togo (6,3%).
Vi sono tuttavia elementi, rischi globali e regionali, che persuadono Afdb ad avanzare alcune riserve: tra questi vi è ad esempio l’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia, l’inasprimento delle condizioni finanziarie globali e il conseguente aumento dei costi del servizio del debito interno. Il cambiamento climatico, con i suoi effetti negativi sull’approvvigionamento alimentare e il potenziale rischio di un cambiamento politico nei paesi in cui si terranno le elezioni nel 2023, rappresenta una minaccia altrettanto spaventosa.
Per aiutare le economie africane a mitigare i rischi cumulativi, il rapporto suggerisce misure forti per affrontare questi rischi: un inasprimento rapido e aggressivo della politica monetaria nei Paesi con un’inflazione elevata e un inasprimento moderato nei paesi in cui le pressioni inflazionistiche sono basse, ma anche intraprendere azioni decisive per ridurre i disavanzi di bilancio strutturali e l’accumulo di debito pubblico nei paesi ad alto rischio di insolvenza o già in difficoltà.
Il presidente dell’Afdb Akinwumi Adesina, presentando il report, ha assicurato che “le prospettive per il 2023-2024 dovrebbero essere stabili” e Niale Kaba, ministro ivoriano della Pianificazione e dello sviluppo, ha detto che “queste informazioni affidabili faciliteranno il processo decisionale e la gestione del rischio per i potenziali investitori in Africa”.