Nel KwaZulu Natal (Sudafrica) è in corso una mattanza di politici. Una dozzina di candidati dell’Anc per le elezioni comunali che si terranno il 3 agosto sono stati uccisi. Altri rischiano la vita. Una lista con alcuni nomi di esponenti locali dell’African National Congress «da eliminare» è stata infatti trovata dalle forze dell’ordine. Per questo motivo, martedì 19 luglio, alcuni esponenti dell’Anc del KwaZulu Natal hanno sollecitato la creazione di una commissione d’inchiesta sulle uccisioni che, a loro avviso, farebbero parte di «una campagna orchestrata per far fuori i candidati dell’Anc». In realtà la situazione appare più complessa.
Subito dopo la fine dell’apartheid nella regione si scatenarono violenti scontri tra gli esponenti dell’Anc e quelli dell’Inkatha, il partito che raccoglie il voto dell’etnia zulu. Questa volta si tratterebbe di qualcosa di diverso. Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, questi omicidi sarebbero legati alla lotta alla corruzione e agli scontri tra le fazioni all’interno del partito di governo.
La maggior parte delle vittime si opponeva infatti alla corruzione dilagante in molti Comuni controllati dal’Anc. Avevano puntato il dito contro il malcostume dei politici locali di assegnare commesse pubbliche a parenti o ad amici. Non sarebbe però solo la denuncia della corruzione alla base degli omicidi. Nel KwaZulu Natal da tempo si sta combattendo una faida tra fazioni rivali dell’Anc. La polizia ha ritrovato un elenco di uomini da eliminare. La maggior parte di essi sono sostenitori della ex Governatore della provincia, Senzo Mchunu, spodestato nel mese di novembre.
Due persone in lista sono stati uccisi. Per fuggire al regolamento dei conti, molti sostenitori dell’ex Governatore hanno abbandonato l’Anc e si sono candidati come indipendenti. Nonostante questa mattanza duri ormai da quattro mesi, la polizia non ha ancora effettuato arresti.