Ni John Fru Ndi: «Solo il federalismo salverà il Camerun»

di Enrico Casale
avvocati anglofoni

Sarà il federalismo a salvare il Camerun? Secondo Ni John Fru Ndi, leader del Fronde democratico sociale (Sdf) solo un’unione federale tra le due componenti, quella anglofona e quella francofona potrà tenere insieme il Paese e sarà in grado di rispondere allo stesso tempo alle esigenze nazionali e locali.

La posizione del principale partito di opposizione camerunense, espressa nella direzione che si è tenta domenica a Yaoundé, giunge in un momento particolarmente delicato. Le regioni del Nord-Ovest, ex colonie britanniche e di lingua inglese, da mesi chiedono maggiore autonomia sia nell’insegnamento nelle scuole sia nel sistema giudiziario (che, a differenza delle regioni francofone, è improntato sulla common law). Alle richiese, sempre più pressanti, il Governo ha risposto con una chiusura netta.

Nello scorso autunno gli anglofoni hanno organizzato manifestazioni che hanno fatto da detonatore a incidenti. La polizia ha arrestato alcuni leader locali e ha bloccato le connessioni Internet, attraverso il quale passavano le parole d’ordine del movimento di protesta.

In questo contesto, l’Sdf, che ha le proprie roccaforti proprio nelle province anglofone, ha chiesto che Yaoundé ripendi all’organizzazione dello stato in senso federale. Una proposta che il partito ha fatto a più riprese a partire dal 1997. Il federalismo, secondo Ni John Fru Ndi sarebbe l’unica soluzione a un problema complesso che vede contrapposti gli interessi locali a quelli nazionali.

John Fru Ndi

Ni John Fru Ndi

L’Sdf ha anche chiesto, oltre al ripristino delle connessioni Internet, anche il rilascio delle persone arrestate durante le proteste anti-governative, tra cui molti insegnanti e e avvocati.

La riforma chiesta dal partito di opposizione richiederebbe una ampia riforma. Attualmente la carta costituzionale camerunense afferma che il Paese è bilingue, ma non prevede forme di federalismo. Nelle settimane scorse, il Governo ha fatto alcune tiepide riforme e molte promesse, ma si è rifiutato di rilasciare le persone detenute a causa dei disordini.

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