Niger, allarme malnutrizione nella regione di Diffa

di claudia

La regione di Diffa, nell’estremo sud-est del Niger, è una delle regioni del Paese con i più alti tassi di malnutrizione, soprattutto tra neonati e bambini. Una situazione aggravata dalla crisi di sicurezza che la regione sta attraversando dal 2015, portando a movimenti di sfollati interni e rifugiati, con conseguente aumento della pressione sulle risorse e sui servizi sociali di base locali. A sostegno degli sforzi del governo e dei suoi partner per invertire questa situazione, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), nell’ambito del finanziamento del ministero tedesco per la Cooperazione e sviluppo economico (Bmz), ha implementato un programma per rafforzare la resilienza nutrizionale delle popolazioni della regione attraverso una serie di approcci comunitari volti a promuovere buone pratiche nutrizionali e dietetiche per neonati, bambini e adolescenti, nonché abitudini igienico-sanitarie tra madri, genitori e l’intera comunità.

Secondo un reportage diffuso da ActuNiger, gli interventi dell’Unicef consistono sia nel sostegno al programma di prevenzione della malnutrizione cronica sia nella gestione della malnutrizione acuta grave. Pertanto, nei distretti sanitari di Diffa e Mainé-Soroa, il Fondo ha sostenuto, dal 2023 al 2024, l’attuazione del pacchetto promozionale e preventivo per l’alimentazione dei neonati e dei bambini (Anje). Come risultato, quasi 14.000 madri di bambini di età inferiore a due anni hanno ricevuto consulenza sull’allattamento al seno dai membri dei gruppi di sostegno dell’allattamento al seno, dei centri comunitari e dei centri sanitari sostenuti dall’Unicef nell’ambito dell’attuazione del pacchetto promozionale e preventivo.

Anche circa 150 donne sono state formate sull’alimentazione dei lattanti e dei bambini e sulla promozione dell’allattamento al seno. Il loro ruolo è quello di sostenere le autorità consuetudinarie, i decisori e i capifamiglia per promuovere pratiche nutrizionali ottimali all’interno delle comunità. Un’altra quarantina di operatori sanitari della regione di Diffa sono stati formati sull’assistenza neonatale essenziale a livello dei centri sanitari della regione. A ciò si aggiunge la formazione nel 2023 di 84 operatori sanitari sul protocollo rivisto per la gestione della malnutrizione acuta nei centri di recupero nutrizionale di Diffa e Mainé-Soroa secondo le direttive nazionali in vigore.

Inoltre, 1.371 persone, tra cui 132 bambini di età compresa tra sei e 59 mesi affetti da malnutrizione acuta moderata e 34 bambini di età compresa tra 6 e 59 mesi affetti da malnutrizione acuta grave, sono stati curati attraverso le cliniche mobili Nutrition-Santé. Altro dato importante – osserva ActuNiger – è che nel 2024 sono stati curati nei centri di recupero nutrizionale 3.446 bambini dai sei ai 59 mesi, di cui 590 in ricovero ospedaliero, grazie alla fornitura di 4.446 cartoni di Plumpy Nut e 47 cartoni di latte terapeutico.

Le attività dell’Unicef fanno parte del programma “Partenariato Unicef-Wfp (Wprld Food Programma) per la resilienza e la coesione sociale nella regione di Diffa”,  finanziato dal Bmz.

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