Il presidente del Niger, Mohamed Bazoum, ha animato ieri a Gaborone un panel di alto livello sul tema dell’approvvigionamento energetico dell’Africa nel contesto della transizione verso economie verdi.
Questo panel, nella cornice del del business forum tra Stati Uniti e Africa in corso nella capitale del Botswana, ha dato l’occasione a Mohamed Bazoum di invitare i Paesi africani ad adottare un grande progetto energetico basato sul nucleare civile. Il Niger è un grande produttore di uranio, le cui riserve non hanno tuttavia finora consentito di far progredire il Paese sulla via dello sviluppo.
Nelle sue osservazioni introduttive, il presidente Bazoum ha ricordato che “il Niger è un grande produttore di uranio” prima di riconoscere che, sebbene denunciato dai movimenti ambientalisti dalla fine del XX secolo e indebolito sul mercato dall’incidente di Fukushima, “l’uranio rimane una fonte energetica di il futuro”.
Inoltre, visto l’alto costo del “nucleare civile” che “non è alla portata dei nostri Paesi presi singolarmente”, il presidente del Niger ha invitato “i Paesi africani a dotarsi di un grande progetto energetico comune basato sul nucleare civile”.
“Il terreno è già tracciato per questo, dal momento che l’Unione Africana, per raggiungere i suoi obiettivi di sviluppo, ha deciso di impiegare sia energie rinnovabili che fossili”, ha affermato.
“L’osservazione di fondo – ha detto Bazoum – è che la mancanza di accesso all’elettricità per 600 milioni di africani è un grosso ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del continente e di creazione di posti di lavoro”. Ha riconosciuto che “sono in corso importanti progetti di generazione elettrica che, una volta completati, cambieranno notevolmente la mappa energetica dell’Africa”.
Inoltre, ha proseguito il capo di Stato del Niger, “l’Ua ha adottato nel 2022 una Posizione Comune sull’accesso all’energia e una giusta transizione rispetto agli imperativi della lotta al cambiamento climatico”.
Per Mohamed Bazoum, “è urgente che i governi e il settore privato collaborino per accelerare l’attuazione di progetti volti a incrementare la produzione di elettricità”.
Diverse personalità hanno preso parte a questo panel: tra questi il vicepresidente della Namibia (altro produttore di uranio) Nangolo Mbumba, il vicepresidente della Banca africana di sviluppo (AfDB) Kevin Kariuki, e molti rappresentanti di industrie e banche operanti nel settore Energia.