È ormai una rottura profonda quella che separa Niamey da Parigi: l’ambasciatore Sylvain Itté – che la giunta golpista aveva dichiarato persona non grata – ha annunciato la decisione presa dal Ministero francese dell’Europa e degli Affari Esteri di chiudere l’ambasciata francese a Niamey per “un periodo di tempo indeterminato”. Di conseguenza, il personale è stato licenziato collettivamente e gli verranno riconosciuti i diritti. Secondo il diplomatico espulso dalle nuove autorità militari del Paese, questa decisione deriva dall’impossibilità per la rappresentanza diplomatica francese in Niger di svolgere l’insieme delle missioni assegnatele dopo gli eventi del luglio scorso.
Sylvain Itté ricorda che “dopo il colpo di stato del 26 luglio 2023 e il violento attacco subito il 30 luglio 2023, l’Ambasciata di Francia si è trovata nell’impossibilità di esercitare la pienezza delle funzioni affidate ad un rappresentanza diplomatica a causa delle restrizioni imposte dalle autorità nigerine”, in una lettera indirizzata al personale. “Le competenti autorità nigerine non hanno risposto favorevolmente al mantenimento delle attività dell’ambasciata francese in Niger in condizioni normali”. Per questo motivo, aggiunge la stessa fonte, “il Ministero dell’Europa e degli Affari Esteri della Repubblica francese è costretto con rammarico a chiudere l’ambasciata a tempo indeterminato”.