Il Consiglio di pace e sicurezza (Cps) dell’Unione africana (Ua), l’organo incaricato di decidere sulle questioni di risoluzione dei conflitti, si è espresso contro l’uso della forza per risolvere la crisi nata in Niger con il golpe del 26 luglio. Tale posizione contrasta con l’opzione militare ancora ventilata dalla Comunità economica dell’Africa occidentale (Ecowas), seppur divisa al suo interno.
La posizione del Cps è stata presa a seguito di una riunione “tesa”, “interminabile”, di “più di dieci ore”, secondo diversi diplomatici presenti.
“Lanciare un’offensiva militare respinta dall’Ua “sarebbe una contraddizione senza precedenti”, ha affermato Paul-Simon Handy, ricercatore dell’Institute for Security Studies, citato da Le Monde.
Proprio oggi, gli stati maggiori delle forze armate dell’Ecowas si ritrovano ad Accra, in Ghana, per due giorni di riunione sulla questione.
