di Céline Camoin
Il Made in Italy è stato celebrato nei giorni scorsi a Niamey, la capitale de Niger, che ha dedicato ampio spazio al valore del design italiano, in quanto motore di innovazione. Sullo stesso filone la mostra aperta per una decina di giorni dedicata al celebre Pinocchio, con una collezione di prodotti di design italiano ispirati al famoso burattino, in dialogo con le creazioni dei pittori nigerini.
Una giornata dedicata al Made in Italy si è svolta a Niamey, la capitale de Niger nei giorni scorsi. L’evento, promosso dall’ambasciata italiana, si è svolto presso la Facoltà di Lettere dell’Università Abdou Moumouni di Niamey e presso la CocoDesign Gallery, riunendo un pubblico appassionato di arte, cultura e design.
La giornata è stata caratterizzata da una conferenza condotta da Adji Mansour, direttore generale di Amaa Architettura, attorno al tema “Design italiano: un motore di innovazione e creatività”. Ospitata nello spazio polivalente del settore Arti e Cultura, è stata moderata dal Issa Hassan, eminente rappresentante del settore, alla presenza di Yayé Seydou Hadiara, responsabile delle relazioni esterne del rettorato dell’Università di Niamey.
Ha aperto le sue porte al pubblico una mostra intitolata “Pinocchio e il design italiano”. Distribuita in 10 giorni, dal 30 aprile al 9 maggio, presso la Galleria “CocoDesign”, questa mostra mette in luce una collezione di prodotti di design italiano ispirati al famoso burattino, in dialogo con le creazioni dei pittori nigerini. Questa sinergia artistica offre una prospettiva unica sull’ibridazione tra tradizione del design italiano e creatività locale, spiegano i promotori dell’iniziativa.
La giornata si è conclusa con la cerimonia di premiazione del concorso sul tema “Carissimo Pinocchio”, organizzato da Amaa Architettura. Sono stati premiati giovani creatori e designer nigerini per le loro opere originali, che uniscono arte e funzionalità quotidiana nel rispetto della tradizione del design italiano ispirato a Pinocchio.
“A chi vede Pinocchio solo come il campione della bugia, i poster bellissimi, opere di graphic design pensate appositamente per la mostra, ricorderanno piuttosto che Pinocchio è anzitutto una creatura libera, che non ha paura di sbagliare; un essere che sceglie di mentire a un mondo che non sopporta la verità. Ma anche se fosse solo il campione della menzogna, cosa ci sarebbe di male? L’arte, la creazione, quando riescono a immaginare un mondo diverso, non sono esse stesse il prodotto di una magnifica bugia, di una forma squisitamente superiore? e allora onore a questo burattino che – figlio autentico del Made in Italy – di fili ha solo quelli sterminati della fantasia”, si legge in un comunicato dell’ambasciata italiana in Niger.