L’ex presidente del Niger, Mahamadou Issoufou, chiede la liberazione del suo successore, Mohamed Bazoum, detenuto dai militari golpisti dal 26 luglio, e il suo ritorno nelle proprie funzioni presidenziali. Lo ha fatto attraverso un’intervista esclusiva al giornale francese Jeune Afrique pubblicata ieri.
Alla domanda “Perché non ha condannato esplicitamente il colpo di Stato”, Issoufou ha risposto: “Quello che ho appena detto mi sembra chiaro a questo proposito”.
Nelle prime ore dopo il golpe, erano circolate voci, non confermate, su un possibile beneplacito di Issoufou al capo della guardia presidenziale autore del golpe, Abdourahamane Tchiani, un suo fedelissimo che Bazoum ha lasciato in carica dopo l’elezione del 2021. Proprio su questo punto Jeune Afrique ha interrogato l’ex presidente. “Alcuni La accusano di essere la mente del golpe, come reagisce? Malissimo, ha risposto Issoufou, mi sento insultato, ferito nella mia intelligenza. È assolutamente falso. Coloro che diffondono questo tipo di voci sono coloro che provano a dividerci, me e Bazoum. Ma la nostra amicizia è sempre stata più forte. Cosa guadagnerei in un tale scenario? Nulla. Cosa potrei perdere? Tutto”.
Issoufou dice di essere in contatto con Bazoum regolarmente. Si trova in libertà ma non esce dalla sua residenza di Niamey, con la sua famiglia.
Quanto al possibile intervento armato delle truppe dell’Ecowas, Issoufou lo considera un “ultimo ricorso”.
