Diciassette soldati nigerini sono stati uccisi e 11 risultano dispersi dopo un attacco avvenuto martedì nei pressi della frontiera con il Mali nella regione di Tillaberi (Ovest del Paese). Nello stesso luogo, conosciuto come Tongo Tongo, quattro soldati americani e cinque militari del Niger erano caduti in un’imboscata nel 2017.
Sono state le fonti della sicurezza citate dai media locali a riferirlo, annunciando un bilancio ancora provvisorio: secondo alcune fonti, infatti, il numero di militari morti nell’attacco arriverebbe forse a 29, e comprenderebbe il militare capo, mentre 22 sarebbero sopravvissuti. Alcuni feriti sono stati trasportati nella capitale Niamey.
Secondo il sito nigerino ActuNiger, la pattuglia militare colpita era costituita da 52 soldati nigerini ed «è caduta in un agguato di individui pesantemente armati ieri intorno alle 15 a Baley Beri, vicino a Tongo Tongo» e «i combattimenti sono stati di rara violenza»; sono «durati più di due ore».
«Molti soldati non rispondono ancora», ha aggiunto una seconda fonte, osservando che uno dei veicoli della pattuglia era «saltato in aria passando su un ordigno esplosivo».
Nell’ottobre del 2017, una squadra di 12 berretti verdi statunitensi, accompagnata da 30 soldati locali, stava pattugliando la stessa zona quando almeno 50 miliziani armati attaccarono il gruppo con razzi, granate, mortai e mitragliatrici. Negli scontri, durati almeno 4 ore, morirono 4 statunitensi, 4 nigerini e almeno 20 combattenti jihadisti. L’attentato di Tongo Tongo è stato il più sanguinoso per le forze statunitensi da quando il presidente Donald Trump è diventato presidente.
Per ora non ci sono rivendicazioni. Ma si sa che questa è l’area di influenza del gruppi come lo Stato Islamico nel grande Sahara (Isbs) e al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi). È una regione in cui i gruppi terroristi sono estremamente presenti, molto mobili e in grado di organizzare imboscate complesse con armi pesanti.
Dal 2018, l’Onu è preoccupato per la persistente insicurezza nella regione di Tillaberi, teatro di numerose incursioni di gruppi jihadisti e di violenze intercomunitarie. L’esercito nigerino è schierato massicciamente da fine 2018 nella regione per cacciare i combattenti islamisti venuti dal Mali e dal Burkina Faso. Il Paese accoglie basi militari estere, una francese e una americana, e una base logistica tedesca.