Le autorità nigerine hanno abrogato la legge 2015-36 relativa al traffico illecito di migranti. Lo riferisce tra l’altro il giornale Air Info, basato nel nord del Niger, un’area in cui transitano molti migranti.
Adottata nel maggio 2015, sotto l’ex presidente Mahadou Issoufou, la legge era un approccio alla sicurezza avviato con l’assistenza dell’Unione Europea per frenare la migrazione irregolare verso l’Europa. Lo scopo era, in sostanza, quello di prevenire e contrastare il traffico illecito dei migranti; tutelare i diritti dei migranti soggetti a tratta illecita e promuovere e agevolare la cooperazione nazionale e internazionale al fine di prevenire e contrastare tale tratta in tutte le sue forme.
Dalla sua applicazione, la legge 2015-36 ha avuto risultati apprezzati diversamente. È stata oggetto di critiche in particolare nella regione di Agadez, dove più di 5.000 persone si sono trovate disoccupate – il transito di persone favoriva attività commerciali – e diverse migliaia di migranti sono rimaste bloccate.
Air Info riferisce che nella regione l’abrogazione ella legge è accolta con un sospiro di sollievo. Secondo alcuni osservatori, questo gesto del capo della giunta golpista non è altro che un altro colpo inflitto a Bruxelles, che dal 26 luglio condanna il colpo di Stato contro il presidente Mohamed Bazoum, tuttora detenuto con la moglie e il figlio nella sua residenza.