Almeno quattro soldati nigerini sono stati uccisi e un altro risulta disperso in attacchi simultanei condotti sabato 3 aprile, all’indomani del giuramento del presidente Mohamed Bazoum, da uomini armati contro una posizione delle forze armate nella regione di Diffa, nell’estremo sud-est del Niger. Altri sei soldati sono rimasti feriti, di cui uno gravemente, e anche diversi equipaggiamenti militari sono stati portati via dagli aggressori. Il bilancio è quello ufficiale reso noto dal ministero della Difesa.
“Gruppi terroristici di un Paese vicino a bordo di 18 veicoli Toyota pesantemente armati” hanno attaccato simultaneamente, sabato intorno alle 9:00 ora locale le posizioni delle forze armate nigerine a circa 50 km a est dalla città di Diffa”, si legge in una nota del ministero. Diversi terroristi sarebbero stati uccisi nella risposta appoggiata da raid aerei. Il ministero non ha specificato il nome del Paese vicino ma il gruppo armato Boko Haram è attivo in quest’area. Le località della regione di Diffa, in particolare, al confine con la Nigeria, hanno subito per quasi quattro anni ripetuti attacchi di Boko Haram.
Nella stessa giornata di sabato 3 Aprile, il nuovo presidente del Niger, Mohamed Bazoum, ha nominato il suo primo ministro, Ouhoumoudou Mahamadou. Membro del comitato esecutivo del partito di maggioranza, il Pnds Tarraya, ex ministro in diverse occasioni (Miniere, Energia e Commercio tra il 1991 e il 1993 poi Finanze dal 2011 al 2012), originario di Tahoua, Ouhoumoudou Mahamadou è un amico intimo di lunga data del predecessore di Bazoum, Mahamadou Issoufou. Negli ultimi anni, questo banchiere di formazione è stato il direttore di gabinetto della Presidenza.