Padre Macalli è vivo e sta bene. Ad affermarlo, il Vescovo della diocesi di Niamey, mons. Djalwana Laurent Lompo secondo il quale, il missionario rapito lo scorso 17 settembre è in buone condizioni.
Il vescovo della diocesi di Niamey, mons. Lompo, ha dunque comunicato che padre Macalli è vivo ma non ha potuto dare, «per motivi di sicurezza», particolari in più, riferisce padre Désiré Salako che, attraverso Fides, ha diffuso la notizia sul missionario italiano rapito lo scorso 17 settembre in Niger.
Padre Désiré Salako nei giorni scorsi era in Italia e ha voluto incontrare i familiari di padre Macalli a Madignano, in provincia di Cremona. «La prima preoccupazione delle autorità del Niger, ma anche dell’ambasciata italiana a Niamey, è l’incolumità di padre Gigi, e ogni azione che verrà intrapresa non metterà in pericolo la sua vita», spiega padre Marco Prada della Società missioni africane, la stessa di padre Macalli.
«È desiderio di tutti che questa vicenda si concluda in modo pacifico, senza inutili violenze», aggiunge. Padre Desiré chiede di pregare per la liberazione del missionario italiano ma anche per i suoi rapitori: «Gesù ci ha detto che i cristiani osano pregare per i loro nemici».