Un ponte aereo organizzato dalle autorità di Niamey ha riportato in Niger circa mille nigerini da Dakar, in Senegal, dove si stavano dedicando ad attività di accattonaggio. Nelle foto dell’operazione si vedono soprattutto donne e bambini o ragazzi. Il Niger aveva reagito nei giorni scorsi alle notizie provenienti dal Senegal, sulla presenza di centinaia di nigerini nelle strade per mendicare.
Il governo di Niamey aveva annunciato provvedimenti e aveva accusato reti di trafficanti di essere all’origine di questo fenomeno. Secondo fonti locali, sono in corso altre operazioni per riportare indietro altri nigerini espulsi dai Paesi vicini come l’Algeria con il supporto dei partner.
I migranti tornati nella notte di venerdì a sabato sono stati accolti dal ministro dell’Interno Hamadou Souley e da diversi funzionari. Pullman sono stati noleggiati per trasportarli nelle rispettive comunità.
A metà della scorsa settimana è stato costituito un comitato interministeriale sotto l’egida del primo ministro che, in alcune occasioni, ha deplorato le operazioni di respingimento di migranti nigerini da parte di alcuni Paesi senza rispetto della loro dignità e del diritto internazionale umanitario. Il capo del governo Ouhoumoudou Mahamadou non ha menzionato Paesi in particolare ma da una settimana, secondo ActuNiger, quasi mille nigerini sono stati espulsi dall’Algeria e trasportati al confine dove, da allora, aspettano un’assistenza. Anche in Benin le autorità hanno effettuato la stessa operazione che riguarda anche i cittadini nigerini respinti alla frontiera.
Al di là dell’emozione e dei provvedimenti annunciati dal governo, la vicenda potrebbe essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che richiede quindi che si prendano provvedimenti concreti per arginare questo fenomeno che infanga l’immagine del Niger. Le immagini piuttosto degradanti dignità umana dei mendicanti nigerini che hanno invaso le strade di Dakar hanno sicuramente riacceso il dibattito.
