Almeno 25 bambini secondo un bilancio non definitivo comunicato dal governo riunito ieri in consiglio dei ministri, sono rimasti uccisi dalle fiamme di un incendio che ha devastato una scuola dell’infanzia a Maradi, nel sud del Niger. Il bilancio registra anche 14 feriti di cui 5 gravi. Al momento, è sconosciuta l’origine dell’incendio divampato nelle capanne che fungono da aule della scuola Afn, nei pressi dello stadio regionale di calcio.
A fronte del dramma, l’esecutivo ha deciso di vietare l’uso di capanne come aule nelle sezioni pre-scolastiche. Ha chiesto alle autorità amministrative regionali di mettere in sicurezza le scuole e ha ribadito la volontà di attuare riforme per creare un ambiente scolastico in sicurezza. L’Unicef ha emesso un comunicato dicendosi profondamente addolorato per la perdita di vite umane a seguito del terribile incendio che questa mattina ha devastato una scuola elementare nella città di Maradi. “Le prime informazioni ricevute indicano che diversi bambini sono morti nel fuoco o sono rimasti feriti”. “Esprimiamo la nostra profonda solidarietà alle vittime, alle famiglie e alle comunità colpite da questa tragedia. Nessun bambino dovrebbe mai perdere la vita andando a scuola”, scrive l’Unicef, che dichiara che continuerà a lavorare con le autorità e i partner in tutto il paese per migliorare gli spazi educativi in modo che i bambini possano andare a scuola e imparare in sicurezza.
Lo scorso anno, circa 20 bambini erano rimasti vittime di un incendio a una scuola nel distretto “Pays-Bas” di Niamey, capitale del Niger. Le autorità avevano allora annunciato un vasto programma per la costruzione di infrastrutture scolastiche per porre fine alle lezioni nelle capanne entro pochi anni.
La tragedia consumatasi ieri a Maradi giunge a meno di 24 ore dalla frana una miniera d’oro artigianale a Kondago, nel comune di Dan Issa, dipartimento di Madarounfa, sempre nella stessa regione di Maradi. Sono già stati trovati circa 20 corpi mentre continuano le ricerche per trovare possibili sopravvissuti.
Il Consiglio dei ministri ha incaricato il ministro dell’Interno e del Decentramento, il ministro delle Miniere e il ministro della Pubblica Istruzione in missione a Maradi di valutare la situazione e presentare il cordoglio del presidente della Repubblica e del Governo alle famiglie colpite da questi tragici eventi. Il governo porge le sue più sentite condoglianze alle famiglie in lutto e augura una pronta guarigione ai feriti. Esprime la sua grande compassione alle famiglie delle vittime di queste due tragedie.