È coinvolta nel traffico di migranti lungo una dorsale tra Costa d’Avorio, Benin, Nigeria, Togo, Niger ed Europa, la ventina di persone arrestate a Niamey e Maradi, in Niger, e presentate ieri, a Niamey, dai responsabili del Dipartimento di sorveglianza territoriale (Dst).
Sul caso hanno indagato la Divisione investigazioni speciali (Dis) della Dst con il supporto del progetto Squadra congiunta d’investigazione Francia-Spagna-Niger. Dall’inchiesta è emerso che la filiera è strutturata per gruppi e per categoria di attività con ruoli ben precisi. “Alcuni organizzano e facilitano il traffico di migranti verso l’Europa per via aerea utilizzando documenti di identità e/o di viaggio fraudolenti, mentre altri producono documenti amministrativi e individuali falsi”, spiega un comunicato della polizia nazionale nigerina.
È stata sequestrata una moltitudine di oggetti e documenti falsi tra cui, tra gli altri: un kit per smontaggio e rimontaggio documenti, permessi e documenti di viaggio e soggiorno, diversi atti edilizi, diversi libretti di assegni e libretti di risparmio, schede referto dei risultati diagnostici covid-19, estratti conto bancari, diversi documenti di immatricolazione dei veicoli, apparecchiature informatiche varie di ultima generazione, atti di stato civile, telefoni cellulari. Inoltre, sono stati identificati quattro veicoli di cui uno con targa falsa e 67 numeri di targa falsi.
La Dst fa appello alle rappresentanze diplomatiche e consolari, ai servizi pubblici e ai partner privati dello Stato con la missione di emettere documenti amministrativi, chiedendo di rafforzare il loro livello di sicurezza, non solo dei documenti ma anche delle procedure del loro rilascio. Chiede, inoltre, alla popolazione una maggiore collaborazione per una migliore sicurezza.
La presentazione dei risultati di questa indagine si è svolta alla presenza del Segretario Generale del Ministero dei Trasporti, del Pubblico Ministero presso il tribunale di primo grado di Niamey, del direttore della Dst, di funzionari e diversi ospiti, riferisce ActuNiger.
Il nord del Niger, regione desertica che confina con la Libia, è un corridoio rinomato per il traffico di migranti, droga e armi, ed è anche occupato dalla presenza di gruppi jihadisti. Centinaia di migranti, persi o abbandonati in mezzo al deserto dai trafficanti, vengono regolarmente salvati dalle squadre di pattuglia del Niger e dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).