Le autorità giudiziarie del Niger hanno ordinato la liberazione di Abdourahamane Ben Hamaye, giornalista e collaboratore dell’ex presidente Mohamed Bazoum, e di Mohamed Mbarek, cugino della moglie dell’ex presidente. I due erano stati arrestati nell’autunno scorso durante il presunto tentativo di fuga dell’ex presidente Bazoum e accusati di cospirazione contro l’autorità dello Stato.
La loro custodia, protrattasi per quasi sei mesi, è stata interrotta martedì 2 aprile su decisione del giudice d’appello, che ha ordinato la loro liberazione con una penale di un milione di franchi Cfa per ogni giorno di ritardo. Il loro legale, Maître Ibrahim Djibo, ha evidenziato l’irregolarità della loro lunga detenzione senza comparizione davanti a un giudice, in violazione delle norme legali che stabiliscono un massimo di un mese per la custodia cautelare.
Djibo ha criticato l’accusa di gravi reati contro l’autorità dello Stato e ha lodato il giudice per aver rispettato la legge ordinando la loro liberazione, interpretando ciò come un atto di giustizia e un monito alle autorità di rispettare i diritti legali.
Questa decisione giudiziaria rappresenta un significativo sviluppo nel contesto politico e legale del Niger, segnando un momento cruciale nel rispetto dei principi legali e dei diritti umani nel Paese.