È sospeso, su decisione delle autorità di Niamey, l’accesso ai penitenziari per Ong, associazioni e organizzazioni per i diritti umani. Questa misura si applica anche alle attività di sensibilizzazione e alle donazioni organizzate da queste strutture all’interno dei centri di detenzione preventiva.
Le autorità giustificano questa sospensione per ragioni di sicurezza e per la necessità di preservare l’ordine pubblico nelle carceri.
Le organizzazioni coinvolte respingono queste accuse e denunciano l’uso della sicurezza per mettere a tacere le voci critiche. Ricordano che il loro ruolo è difendere i diritti dei detenuti e denunciare gli abusi di cui possono essere vittime.
Inoltre, un comunicato del ministero dell’Interno e della pubblica sicurezza della giunta golpista prende di mira ong per attività svolte con i capi tradizionali senza comunicazione preventiva al ministero. Chiede d’ora in poi non solo la comunicazione preventiva, ma anche la presenza di un rappresentante del ministero a tali attività.