Nigeria, a Lagos c’è un bar dove si discute di clima e sostenibilità

di claudia
SustyVibes

Secondo un sondaggio del 2022 di Afrobarometer, solo tre nigeriani su dieci hanno sentito parlare della crisi climatica, anche se la maggior parte riconosce che le condizioni meteorologiche sono diventate più difficili da rendere talvolta gli ambienti inabitabili. Proprio in Nigeria, nel tentativo di colmare questo vuoto, all’inizio di quest’anno è nato a Lagos il primo Climate Café (Caffè del Clima) del Paese. Si tratta di uno spazio nato per offrire ai giovani un luogo per discutere gli effetti dei cambiamenti climatici sulla loro vita quotidiana e sulla loro salute mentale.

Qui emergono ogni giorno soluzioni sostenibili, idee utili alla salvaguardia del pianeta e si offre inoltre un supporto psicologico gratuito per coloro che affrontano l’ansia legata al clima, ormai conosciuta come “eco-ansia”.
L’iniziativa è promossa da organizzazioni locali come SustyVibes in prima linea per ispirare una nuova generazione di leader ecologici in tutta l’Africa.

Il “Caffè del clima” è parte di un progetto più esteso voluto dall’attivista nigeriana Jennifer Uchendu (nella foto), 31 anni, la quale ha fondato l’ong SustyVibes. “The Eco-Anxiety Africa Project” ha la missione di rendere la sostenibilità un argomento primario e riconosciuto in tutto il continente. Il Climate Cafè di Lagos è uno dei pochi in tutto il continente, ma piano piano ne apriranno altri. I primi sono nati in Uganda, Kenya e Tanzania. Il valore aggiunto di questo luogo in Nigeria non riguarda solo la possibilità di parlare di crisi climatica, ma anche di eco-ansia, su cui il dibattito nel Paese è ancora raro.

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