Più di 1.800 prigionieri (1844 secondo le stime attuali) sono fuggiti dalla prigione di Owerri, nel sud-est della Nigeria, nella notte tra domenica e lunedì dopo un’aggressione da parte di uomini armati. L’attacco non è stato rivendicato, ma i sospetti si rivolgono sul gruppo indipendentista Indigenous People of Biafra (Ipob), attivo nella regione di Imo, dove è avvenuto l’attacco. Il portavoce della prigione, Francis Enobore, ha parlato tuttavia di “uomini armati sconosciuti”, senza dare attribuzioni ulteriori; ; l’Ipob ha smentito a sua volta ogni coinvolgimento.
Secondo quanto riferito da Enobore, sei detenuti sarebbero rientrati volontariamente nella struttura mentre 35 detenuti si sono rifiutati di fuggire.