L’ex-vicepresidente nigeriano Atiku Abubakar guiderà il principale di opposizione nigeriano, il Partito democratico dei popoli (Pdp), come candidato presidenziale alle elezioni generali del prossimo anno. Abubakar, 75 anni, ha ottenuto la candidatura alla convention del Pdp tenutasi questo fine settimana, battendo gli altri 13 candidati alle primarie del partito, tra i quali vi erano “pesi massimi” del calibro del governatore dello stato di Rivers Nyesom Wike e dell’ex presidente del Senato Bukola Saraki. Lo riportano i media locali. La convention del Pdp, cui hanno partecipato oltre 750 delegati da tutta la Nigeria, si è tenuta ad Abuja.
“Il governo dell’Apc ha diviso la Nigeria sul piano regionale e religioso” ha affermato durante il suo discorso di accettazione dell’investitura: “Mi impegno a garantire l’unità. Affronterò le sfide della sicurezza in questo Paese e affronterò le sfide economiche, tutte causate dal governo dell’Apc”.
La scorsa settimana il partito Apc è stato scosso dal ritiro del suo candidato vicepresidente nelle elezioni del 2019, Peter Obi, che ha anche lasciato il partito motivando la scelta con “problemi interni”. Inoltre le primarie del Pdp sono state funestate da accuse diffuse di compravendita di voti, con candidati accusati di aver corrotto i delegati con ben 10.000 dollari per ciascuno.
Il Pdp ha governato la Nigeria per 16 anni dopo il ritorno alla democrazia nel 1999, fino a quando non è stato battuto da una coalizione di partiti di opposizione nel 2015. Da allora, il partito ha perso ulteriore terreno a favore dell’Apc, specialmente nel sud della Nigeria. Atiku Abubakar è stato un alto funzionario pubblico, eminente uomo d’affari e filantropo, e ha fatto la sua fortuna investendo nel settore petrolifero.
