E’ di almeno 160 morti e 300 feriti il bilancio parziale di una serie di attacchi che negli ultimi giorni hanno interessato località dello Stato nigeriano di Plateau. Tre le circoscrizioni interessate: Mangu, Bokkos et Barkin-Ladi. Gli attacchi sono stati attribuiti dalle autorità locali a gruppi di “banditi”, erano ben coordinati e hanno riguardato almeno una ventina di comunità.
La Nigeria nord-occidentale e centrale è da tempo terrorizzata da milizie di banditi che operano da basi nel profondo delle foreste e fanno irruzione nei villaggi per saccheggiare e rapire i residenti a scopo di riscatto.
La competizione per le risorse naturali tra pastori e agricoltori nomadi, intensificata dalla rapida crescita della popolazione e dalle pressioni climatiche, ha anche esacerbato le tensioni sociali e scatenato la violenza.
Il presidente nigeriano Bola Tinubu ha condannato fermamente i cruenti attacchi. In una dichiarazione rilasciata ieri, Tinubu ha ordinato alle agenzie di sicurezza di intervenire immediatamente, perlustrare ogni tratto della zona e arrestare i colpevoli. Il presidente Tinubu ha inoltre diretto la mobilitazione immediata delle risorse di soccorso per le vittime sopravvissute degli attacchi, nonché per assicurare le cure mediche ai feriti. Esprimendo le sue condoglianze al governo e al popolo dello stato di Plateau, il presidente Tinubu ha assicurato ai nigeriani “che questi messaggeri di morte, dolore e sofferenza non sfuggiranno alla giustizia”.
La Francia condanna “con la massima fermezza gli attacchi perpetrati negli ultimi giorni in diversi villaggi dello Stato di Plateau, nella Nigeria centrale, che hanno causato numerose vittime”. Lo riporta una dichiarazione ufficiale del ministero degli Esteri francese. La diplomazia francese “chiede che gli autori di questi attacchi siano identificati e assicurati alla giustizia, e assicura alle autorità nigeriane la sua piena solidarietà”.
Il governatore dello stato di Plateau, Caleb Mutfwang, ha condannato questi attacchi.