Il gruppo estremista islamico nigeriano Boko Haram ha ucciso almeno 30 soldati dell’esercito regolare durante un attacco a alla base militare Zari nel nord-est della Nigeria non lontano dalla frontiera con il Niger. Nonostante le perdite, secondo le fonti di informazione militari, l’esercito avrebbe inflitto gravi perdite agli jihadisti. Si tratta almeno del quarto attacco di questo tipo registrato negli ultimi due mesi, segno che la lotta al famigerato gruppo terroristico che va avanti da quasi 10 anni non è ancora finita.
“Siamo stati attaccati a sorpresa nel pomeriggio e abbiamo perso 30m uomini nello scontro armato” ha dichiarato un’ufficiale militare che è voluto restare anonimo alla Afp. “Gli assalitori sono arrivati in gran numero su dei camion che trasportavano armi pesanti. Per respingerli abbiamo impiegato almeno un’ora ed è stato necessario richiedere rinforzi aerei”, ha dichiarato sempre la fonte, il quale ha aggiunto che i bombardamenti avrebbero inflitto molte perdite ai terroristi.
Stando alle ricostruzioni riportate da France24, gli estremisti islamici erano equipaggiati con armi militari probabilmente rubate in scontri precedenti.
L’attacco sarebbe avvenuto giovedì e già venerdì sarebbe stato rivendicato dalla fazione di Boko Haram “Stato islamico dell’Africa dell’Ovest (ISWAP)” comandata da Abou Mosab Al Barnaoui che si è separato dal gruppo principale guidato da Abubakar Shekau.
Contrariamente al modus operandi classico di Boko Haram, la fazione ISWAP attacca raramente la popolazione civile mentre, mentre concentra le sue azioni contro l’esercito nigeriano e le unità della forza regionale congiunta. Nell’ultimo periodo sono stati registrati attacchi con decine di perdite militari in diverse basi a Monguno e Garunda nello Stato di Borno e anche nel vicino stato di Yobe.
Dal 2009 ad oggi l’insurrezione del gruppo estremista islamico nigeriano Boko Haram ha causato almeno 20mila vittime e 2,6 milioni di rifugiati.