Nigeria: Boko Haram sotto processo

di AFRICA

Iniziano oggi in Nigeria una serie di processi di massa nei confronti di oltre 2.300 presunti militanti di Boko Haram, noto gruppo terroristico di matrice jihadista responsabile di attacchi, violenze e rapimenti nel nordest del Paese, dove hanno tentato di creare uno stato islamico. I processi si terranno a porte chiuse, in strutture militari e quattro giudici di occuperanno ciascuno di centinaia di casi, una circostanza contestata da molti osservatori giuridici e politici.

Il ministero della Giustizia aveva annunciato il mese scorso l’avvio dei processi, assicurando che gli imputati avranno assistenza legale. Circa 1.670 presunti militanti detenuti nella base militare di Kainji, nello stato centrale del Niger, saranno processati subito, seguiti da altri 651 che si trovano detenuti nella caserma di Giwa, a Maiduguri, capitale dello stato nordorientale del Borno.

Positivo, naturalmente, che lo stato federale nigeriano sottoponga a processo i presunti membri di Boko Haram, ma le domande, visti i numeri, sono molte: innanzi tutto se la magistratura ha la capacità di garantire un processo equo a così tante persone accusate di gravi crimini e processate tutte insieme. In secondo luogo c’è una domanda che è cruciale. Si sa che Boko Haram ha usufruito di combattenti nelle proprie fila sequestrati nei villaggi attaccati. In molti, dunque, hanno commesso violenze sotto costrizione. Un processo equo dovrebbe indagare questo difficile aspetto di tutta la vicenda. Un processo come quello che ci si sta apprestando a fare sarà in grado di farlo?

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)

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