Polizia e forze dell’ordine dovrebbero usare la violenza in modo contenuto e proporzionale e i manifestanti dovrebbero ora rinunciare alle proteste. Questa in sintesi la posizione del presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, espressa nel corso di un incontro con i responsabili nazionali della sicurezza e nel discorso tenuto ieri sera.
Buhari ha detto che non “desidera vedere alcuna perdita di vite ed è determinato a garantire che le cose non si trasformino in situazioni spiacevoli”. Il presidente non ha però fatto alcun accenno alla sparatoria di martedì a Lagos che avrebbe causato molte vittime e che ha suscitato l’indignazione mondiale.
Il consigliere per la sicurezza del presidente, Babagana Monguno, ha affermato che poiché il governo ha fatto numerose concessioni ai manifestanti “è logico che i manifestanti facciano un passo indietro, facciano il punto sulle loro attività e giungano a un’intesa con il governo”.
Intanto sul terreno le violenze sembrano diminuire di intensità. Secondo testimoni interpellati da Africa Rivista, nelle principali città la tensione si è allentata anche per effetto del coprifuoco imposto dai governatori.
“Il rischio – spiegano le nostre fonti – è che su queste rivendicazioni si innestino scontri di tipo etnico e religioso. Alcuni leader politici stanno soffiando sul fuoco e temiamo che l’incendio possa allargarsi ulteriormente. Il presidente ha detto che le autorità reagiranno ad altre violenze. Speriamo che gli scontri non degenerino”.