Si è insediato mercoledì presso la State House di Abuja l’esecutivo federale nigeriano composto da 43 ministri, circa tre mesi dopo l’avvio del secondo mandato del presidente Muhammadu Buhari.
Il capo dello Stato si è tenuto la responsabilità del ministero del Petrolio, nominando per affiancarlo Timipre Silva, già governatore dello Stato di Bayelsa, come ministro di Stato al posto di Emmanuel Kachikwu. Il petrolio rappresenta la maggiore risorsa economica del Paese. La più grande economia africana, rimane fortemente dipendente dalle vendite di greggio nonostante gli sforzi di Buhari di diversificare le entrate da quando è entrato in carica. I ricavi petroliferi rappresentano circa il 90% delle entrate di valuta estera e i bassi prezzi del petrolio hanno contribuito a spingere il paese in recessione nel 2016.
Fra gli altri ministeri di rilievo, confermati gli incarichi di Zainab Ahmed nel ruolo di ministro delle Finanze, quello di Geoffrey Onyeama nel ruolo di ministro degli Esteri e quello di Chris Ngige nel ruolo di ministro del Lavoro, mentre Bashir Salihi Magashi subentra a Mansur Dan Ali a capo del dicastero della Difesa.
“Siete stati scelti fra ognuno dei 36 Stati della Federazione e, più importante, condividete il mio impegno a lavorare senza sosta per la gente di questo Paese e per realizzare un futuro in cui ogni nigeriano può esplorare il proprio potenziale” ha detto il presidente Buhari.
Buhari, in carica dal 2015, ha giurato per il secondo mandato lo scorso 29 maggio dopo aver vinto le elezioni generali di febbraio con il 56% dei voti contro il 41% conseguito da Atiku Abubakar, candidato del Partito democratico popolare (Pdp), che ha contestato l’esito del voto presentando ricorso in tribunale.
Buhari è stato rieletto a marzo, ma la Nigeria è rimasta senza esecutivo da quando i ministri in servizio durante il suo primo mandato si sono dimessi a maggio, ricorda africanews. Questo periodo vacante ha comportato un rallentamento degli investimenti e un arresto del processo legislativo, secondo investitori, appaltatori e diplomatici. Si ricordi comunque che Buhari ha impiegato circa sei mesi per formare un gabinetto all’inizio del suo primo mandato nel 2015.