Ieri un gruppo di forze di sicurezza nigeriane ha creato un posto di blocco di fronte all’entrata del parlamento nella capitale Abuja, impedendo ai deputati di entrare all’interno per quasi un’ora senza che la presidenza ne fosse a conoscenza.
È quanto riportato dall’agenzia Reuters, secondo cui gli uomini armati e in uniforme nera apparterrebbero alle Department of State Security (DSS), i servizi segreti nigeriani. Questi sarebbero rimasti schierati di fronte alle porte dell’edificio e ad essi si sarebbero poi aggiunti alcuni agenti della polizia.
Poco dopo il portavoce del vicepresidente Yemi Osinbajo ha dichiarato su Twitter che il capo dei DSS, Lawal Musa Daura, è stato licenziato. Osinbajo in questo momento sta agendo da presidente in quanto il Capo di Stato nigeriano Muhammadu Buhari si trova fuori dal paese in vacanza.
“L’atto illegittimo che è stato fatto senza informare la Presidenza è inaccettabile” ha affermato in un comunicato pubblicato in seguito Osinbajo. Quest’ultimo ha descritto l’azione come una chiara “violazione dell’ordine costituzionale”.
Nel comunicato di Osinbajo non viene data una spiegazione del licenziamento di Lawal Musa Daura, né dell’azione delle DSS, ma quest’evento ancora da chiarire avviene dopo settimane di tensioni tra il parlamento e la presidenza nigeriani. Un gruppo cospicuo di parlamentari ha lasciato il partito del presidente Buhari ed è passato all’opposizione.
Buhari ha già annunciato che si ripresenterà come candidato alle prossime elezioni previste per il 2019 ma la perdita di importanti figure politiche nel suo partito oltre alle divisioni interne ad esso potrebbero corrispondere a un’ingente perdita di consensi.