Si aggrava la crisi dei carburanti che affligge da settimane la Nigeria, iniziata con il ritiro dal mercato di decine di migliaia di litri di carburante adulterato. Una crisi che presto potrebbe allargarsi a tutta l’industria nigeriana.
Ieri, riportano i media nigeriani, l’Associazione dei produttori della Nigeria (Man) ha chiesto al governo federale un intervento urgente per sostenere la produzione di beni e di sussidi sui carburanti, con il prezzo del diesel che ha toccato le 720 naira al litro, circa 1,58 euro. Il carburante in Nigeria è aumentato di 20 centesimi di euro solo nell’ultima settimana e di ben 1,20 euro dall’inizio dell’anno.
“Sta diventando estremamente difficile produrre e non so come faremo perché il 70% delle industrie funziona a diesel: non c’è più luce, non c’è alimentazione, produciamo il 30% dei beni rispetto a prima, il reddito delle persone non aumenta e il costo dei prodotti aumenta” ha detto Ibadan Lanre Popoola, presidente della Man.