Nigeria, c’è un nuovo gruppo armato che opera nel nord-ovest

di claudia

C’è un “nuovo” gruppo armato che opera nel nord della Nigeria, la cui forza preoccupa non poco le autorità del Paese africano: si chiama Lakurawas e si sta infiltrando nella regione nord-occidentale del Paese da vicini Niger e Mali, Paesi guidati da giunte militari. L’allarme è stato ufficialmente diffuso ieri dal portavoce dell’esercito nigeriano, il generale Edward Buba, che in una conferenza stampa ha detto che il gruppo armato sarebbe affiliato alle milizie che operano nella regione del Sahel ed è attualmente attivo negli stati nordoccidentali di Sokoto e Kebbi.

Tuttavia, Buba ha detto che non si conoscono molti dettagli circa l’ideologia del gruppo e la sua reale capacità di fuoco e reclutamento: “Hanno iniziato un’incursione nelle zone settentrionali degli stati di Sokoto e Kebbi infiltrandosi da Niger e Mali, in particolare dopo il colpo di stato nella Repubblica del Niger” ha detto Buba in una dichiarazione ufficiale di ieri pomeriggio. Secondo l’esercito nigeriano l’afflusso di Lakurawa sarebbe pricipalmente legato al colpo di stato del luglio 2023 in Niger, che ha interrotto i pattugliamenti militari congiunti lungo il confine tra Nigeria e Niger.

Da allora in realtà i pattugliamenti siano ripresi e secondo Buba l’esercito nigeriano “resta vigile” contro nuove infiltrazioni, ma il problema è ormai diventato di grosse dimensioni: la Nigeria è alle prese già da almeno un ventennio con una drammatica guerra nel suo nord-est, con il fronte islamista rappresentato principalmente dal gruppo armato Boko Haram e dalla sua propaggine, la Provincia dell’Africa occidentale dello stato islamico (Iswap). Tuttavia, secondo l’esercito l’emergere dei Lakurawas evidenzia una crescente minaccia alla sicurezza nel nord-ovest del Paese, regione già soggetta ad attacchi da parte di bande armate e rapimenti a scopo di estorsione: il mese scorso l’esercito ha ucciso 163 miliziani di questo gruppo, ne ha arrestati 82 e ha tratto in salvo 80 persone che erano state rapite a scopo di riscatto proprio nella regione nord-occidentale.

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