In Nigeria sono trascorsi tre anni senza che siano stati registrati casi di poliomielite, secondo quanto annunciato ieri dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Ciò la pone a un passo dall’esser dichiarata libera dalla malattia.
Questo risultato rappresenta un drastico cambiamento rispetto al 2012, quando nel Paese erano stati registrati oltre la metà di tutti i casi di poliomielite di tutto il mondo, come aveva denunciato allora la stessa Oms.
Il capo della principale agenzia sanitaria nigeriana, il dottor Faisal Shuaib, ha dichiarato che il Paese ha raggiunto un «traguardo storico». Ma devono trascorrere ancora diversi mesi prima che si possa parlare ufficialmente di “polio-free”. Il primo obiettivo, cioè nessun caso per tre anni, è però stato raggiunto.
Ora l’Oms deve assicurarsi che esista un solido sistema di sorveglianza in Nigeria per essere certi che non vi siano ulteriori casi di virus, ha dichiarato alla BBC il presidente del comitato per la polio nigeriano, Tunji Funsho.
La Nigeria è l’ultimo Paese in Africa dove sia stato registrato un caso di poliomielite (avvenne nello Stato di Borno, nel Nord-est). Al di fuori della Nigeria, l’ultimo caso di contagio nel continente si è verificato nella regione del Puntland in Somalia, nel 2014.
L’insicurezza nel Nord-est della Nigeria aveva ostacolato il programma di vaccinazione contro la poliomielite, ma il successo nella lotta contro il gruppo militante di Boko Haram è stato probabilmente uno dei motivi che hanno reso possibile un maggior controllo della malattia.
Nel mondo, nel 2018, ci sono stati in totale 33 casi di polio, registrati in soli due paesi: Afghanistan e Pakistan.
Il risultato della Nigeria potrebbe essere dunque un successo per l’intero continente. Il neo-nominato capo dell’Oms in Africa, il dott. Matshidiso Moeti, ha affermato che il continente è «sull’orlo di uno straordinario risultato di sanità pubblica, che sarà il nostro retaggio per i nostri figli e i nostri nipoti».
Ma gli esperti di salute chiedono comunque cautela. Devono prima essere sicuri che ogni parte del continente sia stata raggiunta e che nessun caso sia stato tralasciato. «Per porre fine alla poliomielite, almeno il 95% dei bambini deve essere vaccinato, indipendentemente da dove vivano», afferma alla Bbc il responsabile dell’eradicazione dell’Oms Michel Zaffran.