Un’unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico di petrolio, struttura offshore di proprietà della compagnia nigeriana Shebah Exploration & Production Company (Sepcol) ha preso fuoco ed è esplosa al largo della costa meridionale della Nigeria. Lo riferisce la stessa società in un comunicato, secondo cui la Fpso “Trinity Spirit”, con una capacità di 22 mila barili di petrolio al giorno, ha preso fuoco al largo della città di Warri, nello Stato meridionale del Delta, con a bordo 10 membri dell’equipaggio. Non ci sono al momento notizie di possibili vittime in seguito all’incidente.
“Possiamo confermare che c’erano dieci uomini dell’equipaggio a bordo della nave prima dell’incidente e stiamo dando la priorità alle indagini per quanto riguarda la loro sicurezza”, ha affermato l’amministratore delegato di Sepcol, Ikemefuna Okafor, aggiungendo che sono in corso le indagini per stabilire la causa dell’esplosione e i tentativi di contenere la fuoriuscita di petrolio con l’ausilio delle comunità locali e della compagnia statunitense Chevron, che ha una struttura nelle vicinanze. A preoccupare sono anche le conseguenze ambientali di quello che è il secondo disastro di questo tipo in soli tre mesi in Nigeria. Il Delta del Niger è il cuore della produzione petrolifera della Nigeria ed è già stato più volte teatro di disastri ambientali e fuoriuscita di petrolio.
