Dall’inizio dell’anno, l’epidemia in corso di febbre di Lassa ha causato almeno 10 decessi nello stato di Ebonyi, nel sud-est della Nigeria. Lo hanno detto ieri le autorità sanitarie nigeriane, come si apprende in una nota stampa di Sampson Orogwu, un ufficiale di sorveglianza della malattia presso il ministero della Salute dello Stato di Ebonyi.
Orogwu ha detto che tra le vittime ci sono una donna incinta e due bambini: “Almeno 25 persone sono state infettate, tra cui due operatori sanitari”. Ogbonna Nwambeke, capo epidemiologo dello Stato, ha invocato “misure logistiche” per aumentare la sorveglianza dei fattori di rischio e ha consigliato di porre fine agli incendi, al consumo di ratti e di fare attenzione al contatto con qualsiasi superficie toccata da una persona infetta, minimi accorgimenti per prevenire la diffusione della malattia.
La febbre di Lassa è una malattia trasmessa agli esseri umani attraverso il cibo o gli oggetti domestici contaminati con l’urina o le feci dei roditori. Si trasmette quando la saliva, l’urina e gli escrementi dei ratti entrano in contatto con l’uomo. Nel 2023, secondo il Centro nigeriano per il controllo delle malattie, sono stati registrati almeno 219 decessi su 1.227 casi confermati di febbre di Lassa in tutto il Paese.