Nigeria – «Fermate la strage di cristiani»

di Enrico Casale
funerali di contadini uccisi da pastori fulani

Circa 6mila persone, soprattutto donne, bambini e anziani, di famiglie di agricoltori cristiani, sono state brutalmente mutilate e uccise in incursioni notturne ad opera di mandriani armati Fulani, a partire dal gennaio 2018: è l’allarme diffuso dai leader cristiani in Nigeria. «Quello che sta accadendo nello stato di Plateau e in altri stati della Nigeria deve essere fermato immediatamente», afferma il monito lanciato dall’Associazione cristiana della Nigeria nello stato nigeriano di Plateau.

In una nota pervenuta a Fides, i leader della Chiesa esortano il governo nigeriano «a fermare questo insensato e crudele spargimento di sangue e ad evitare lo stato di completa anarchia. dove le persone sono costrette a difendersi da sole».  «Siamo particolarmente preoccupati per la diffusa insicurezza nel paese, alimentata quotidianamente nelle nostre comunità da aggressioni e omicidi perpetrati da mandriani, banditi e terroristi armati, nonostante i grandi investimenti fatti nelle agenzie per la sicurezza», afferma l’appello. Il riferimento è ai violenti attacchi registrati nelle incursioni compiute dai mandriani di etnia fulani, sugli agricoltori locali vicino alla città di Jos alla fine di giugno, per lo più cristiani.

Sebbene molti qualifichino gli omicidi come un conflitto per le proprietà terriere tra gruppi diversi e come «scontri tra mandriani e agricoltori», i leader della Chiesa rilevano anche la sopraggiunta valenza del fattore religioso, perché «le comunità dei cristiani sono continuamente attaccate». Secondo l’Ong Intersociety, un totale di 2.000 agricoltori cristiani sono stati uccisi in Nigeria nel 2018, sia dai mandriani Fulani, sia dai radicalisti di Boko Haram.

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