«Se i politici non sono in grado di mettere in atto politiche a favore dei giovani è giusto che si dimettano». Il cardinale John Onaiyekan, arcivescovo cattolico di Abuja, ha lanciato un duro attacco contro la classe dirigente nigeriana. Una classe dirigente composta da funzionari e politici corrotti capaci di concentrarsi «solo sulla propria vita: costruire palazzi, vivere nei lussi e viaggiare per il mondo».
Il cardinale Onaiyekan ha preso questa dura posizione nel corso di una conferenza stampa per annunciare un convegno organizzato dalla Chiesa nigeriana sulla migrazione che si terrà domani, martedì 7 maggio, nella capitale nigeriana.
Sotto accusa le mancate politiche che offrirebbero ai giovani opportunità lavorative e li aiuterebbero a non emigrare. Il viaggio dalla Nigeria verso l’Europa, tra l’altro, è rischiosissimo. I ragazzi e le ragazze devono attraversare il deserto del Sahara e poi, una volta sulla costa libica, devono affrontare la navigazione, spesso su imbarcazioni di fortuna, del Mediterraneo. Nonostante ciò migliaia di giovani tentano l’impresa, rischiando la vita.
Recentemente, per effetto delle politiche restrittive di alcuni Paesi, tra i quali l’Italia, il flusso è in parte diminuito. Ma non si è arrestato. Dalla Nigeria partono soprattutto dallo Stato di Edo meridionale che, nel tempo, è diventata una base consolidata per i trafficanti di esseri umani. A molte ragazze viene promesso un posto di lavoro in Europa, ma poi, una volta in Francia, Italia o Spagna, sono costrette a prostituirsi nelle strade.
«Lo dico senza mezzi termini: mi sono vergognato! – ha affermato il cardinale di Abuja- Stavo camminando a Roma, Milano, Napoli e ho visto le figlie della nostra terra in strada in vendita. Mi sono fermato, le ho salutate e ho chiesto loro in quali condizioni vivessero. Ma non sono riuscito a coinvolgerle in una conversazione perché hanno terrore dei loro protettori. Di quelli che le hanno portate fuori dalla Nigeria con l’inganno e le sfruttano brutalmente. Tutto quello che vedono dell’Italia è la strada sulla quale sono costrette a vivere e a lavorare. Mi vergogno».
Dopo queste parole l’anziano religioso cattolico ha accusato i politici nigeriani: «Se non hanno alcuna visione su come sviluppare il Paese e fornire una sicurezza adeguata alla popolazione non devono entrare in politica o devono dimettersi!».