Nigeria, il movimento dei poeti della parola

di claudia

di Claudia Volonterio

C’è una forma d’arte performativa, figlia di una tradizione orale, ampiamente diffusa oggi in Nigeria che sta cercando di far sentire la sua voce: è la spoken word poetry, o “poesia parlata”, una forma espressiva che unisce la profondità del genere poetico con l’immediatezza della parola. Questa poesia moderna – diffusa tra i giovani che seguono i contenuti dei poeti pubblicati online, facendoli diventare virali – fatica però ad essere riconosciuta al pari di quella tradizionale. I giovani artisti di oggi, che si esibiscono su celebri palcoscenici, sono i protagonisti di un vero e proprio “movimento della parola parlata” per portare questa forma d’arte verso il giusto riconoscimento culturale.

La poesia parlata è una forma d’arte che prevede una maggiore enfasi sul testo parlato rispetto a quello scritto. I poeti della parola che in Nigeria portano avanti questa forma espressiva sono sempre più in crescita. Questi giovani artisti utilizzano la comunicazione verbale ma al contempo artistica per diffondere e creare consapevolezza, cercando di produrre un cambiamento nella società. Una missione riportata dal giornale Okay Africa, che fa luce sul valore culturale di questa forma espressiva e sul lavoro in corso per portarla con fierezza sui palcoscenici più importanti.

Le difficoltà riguardano principalmente i pregiudizi, come riportano i giornali locali. Nonostante la sua popolarità sempre più in crescita, la poesia performativa è ancora poco conosciuta rispetto alla “classica” e oggetto delle critiche da parte di alcuni poeti tradizionali, i quali sostengono che l’enfasi della performance sminuisca la poesia stessa.

Il valore aggiunto della poesia parlata sarebbe invece, secondo la stessa fonte, quello di un’esperienza più dinamica e coinvolgente per il pubblico.

La poesia della parola, per definizione, è derivante dalla tradizione orale del Paese, su cui affonda le radici. La Nigeria ha una ricca tradizione di poesia performativa che è diventata oggi un’industria. Basta guardare i numeri delle visualizzazioni delle performance di poesia pubblicate online, diventate virali in poco tempo.

Il poeta Bash Amuneni, intervistato da Okay Africa, sottolinea che ci sono giovani talentuosi che viaggiano in tutto il Paese, per partecipare a diversi premi e per esibirsi nei festival letterari. Non esiste però, spiega, ancora un premio nazionale attribuito alla poesia parlata, né dall’Associazione degli autori nigeriani né dal Premio della letteratura nigeriana. “C’è ancora quel suggerimento chiaro da parte dei critici e degli amanti della poesia scritta che esclude la poesia parlata da molti impegni letterari”, ha detto a OkayAfrica. È come se, aggiunge, “ritenessero che la poesia parlata non sia abbastanza poesia”.

I giovani talenti sono oggi coesi per sfidare i pregiudizi. La medesima fonte ha riportato alcuni nomi dei poeti della parola che si stanno affermando, ecco chi sono:

Tra gli artisti di parole parlate più famosi della Nigeria il sito segnala il nome di Efe Paul Azino. La sua arte è spesso incentrata su questioni sociali, come forma di attivismo. Al movimento della parola parlata in Nigeria è associato inoltre il nome di Dike Chukwumerije. Avvocato, artista della parola e scrittore. Iquo Diana Abasi (foto di apertura), le sue poesie parlate sono incentrate sull’identità e sulle difficoltà di crescere come donna in Nigeria. Il sito cita inoltre artisti come Pemi Aguda e Bash Amuneni.

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