Nigeria, il tragico impatto dell’inflazione sulla sicurezza alimentare

di claudia

L’alta inflazione registrata in Nigeria, con particolare impatto sui prezzi dei generi alimentari, ha influito negativamente sui consumi delle famiglie, con 14,5 milioni di persone che hanno bisogno di cibo urgente e sostegno ai mezzi di sussistenza, secondo l’ultimo report del Programma alimentare mondiale (Pam, Wfp).

Tra le famiglie del nord-est intervistate dalla Valutazione dei bisogni essenziali del Pam, il 55% ha dichiarato di non avere cibo a sufficienza. La Task Force governativa per il monitoraggio della situazione umanitaria riferisce che tra le famiglie appena arrivate da aree inaccessibili agli operatori umanitari, il 77% ha sperimentato privazioni alimentari e fame a livello di emergenza.

La Nigeria ha subito una delle più gravi svalutazioni monetarie dell’Africa occidentale negli ultimi anni. I tassi di cambio della naira nigeriana con i dollari statunitensi si sono quasi dimezzati dal 2018. Nel documento del Pam viene sottolineato come i conflitti abbiano colpito l’industria, le infrastrutture e sfollato più di 2,2 milioni di persone nel nord-est. Inoltre, gli scontri tra comunità e la criminalità hanno provocato lo sfollamento di quasi 1 milione di persone nelle zone nord-occidentali e nord-centrali, peggiorando la sicurezza alimentare e causando gravi problemi di protezione a donne e bambini.

Il Pam fa sapere di aver raggiunto 679.117 persone a maggio, l’89% del piano e 50.602 in più rispetto ad aprile. L’assistenza del Pam ha incluso 5.232 nuovi arrivi in fuga da aree dello Stato di Borno difficili da raggiungere per gli operatori umanitari.

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