Nigeria, indagine giornalistica rivela un mercato nero di reni

di claudia
naira

In una indagine durata tre mesi, il giornale nigeriano Daily Trust ha denunciato l’esistenza di un’economia sommersa legata al commercio illegale di reni nel territorio della capitale federale della Nigeria. Un milione di naira, 1200 euro circa, è il prezzo “ufficiale” di un rene al mercato nero. L’indagine ha portato alla luce una cellula di agenti sparsi in varie comunità che hanno l’incarico di prendere di mira e attirare giovani provenienti da ambienti economici poveri convincendoli a vendere i loro reni.

Diversi gli esempi che vengono portati nel lungo servizio pubblicato dal Daily Trust. In generale gli agenti incaricati di adescare e convincere giovani e poveri nigeriani, erano anche loro giovani. In diversi casi le vittime di questo mercato avevano meno di 18 anni.

Una fonte ha rivelato al Daily Trust che un broker di reni vende poi a pazienti, alcuni dei quali stranieri, i reni  per 5 milioni di naira, ovvero circa 6000 euro. L’agente, ovvero colui che fa da intermediario tra il “donatore” e il broker riceve il 10% dal “donatore” e un altro 10% dal broker.

Fonti interne al ministero hanno confidato al Daily Trust che il ministero non ha alcuna politica per il prelievo e il trapianto di organi nonostante le disposizioni della legge sanitaria nazionale.

“Gli ospedali sono liberi di fornire le loro linee guida” ha detto la stessa fonte. In assenza di una regolamentazione che regola l’espianto e il trapianto di organi in Nigeria, esperti citati dal giornale insistono sul fatto che gli operatori sanitari devono essere guidati da principi etici, dalle loro convinzioni religiose e devono preoccuparsi degli altri cittadini, non solo dei loro pazienti. 

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